Fedro63, 12/05/2018 18.57:
Beh, a meno che tu non sott'intenda il rischio di pagare una moto (o un acconto) per poi vedere fallire la ditta, io non sarei così negativo. In fondo è quello che fanno tanti costruttori di special, per es la Vyrus o anche CR&S (per dire le prime due che mi sono venute in mente). Se un cliente ha bisogno di un ricambio lo fanno all'occorrenza o lo ordinano dal fornitore. D'altra parte con piccoli numeri non si può fare altrimenti.
Nel caso di Bimota mi pare che sia l'incertezza sul suo destino a generare preoccupazioni.
un conto sono piccole realtà artigianali come le due che hai citato o altre tipo magni che producono poche unità all' anno che per produrle hanno bisogno dell' "aiuto" del cliente stesso
un conto è la bimota che è (era) una "vera" casa costruttrice di moto (per quanto minuscola ) dovrebbe "autosotenersi" e non usare i soldi dei clienti per andare avanti specialmente se dietro c'è un proprietario che dovrebbe essere economicamente "forte"
non vorrei invece che l'immobiliarista finisca per fare "uccell' di bosco"
leggendo questa sua intervista di qaulche anno fà
www.tio.ch/ticino/attualita/761076/il-segreto-del-successo-di-marco-chia...
mi sà di personaggio decisamente "particolare"......
[Modificato da (roky) 13/05/2018 09:57]