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Ducati Speed Week - circuito Pannoniaring - 23/24/25 Luglio

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2010 21:25
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11/09/2010 14:53
 
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Come promesso a Danimec posto il mio report. Non essendo stato presente il buon Ale (assenza giustificata, purtroppo) vi dovrete accontentare solamente del mio racconto.


Il mio Pannonia inizia male al momento di preparare la nuova cavalcatura per la trasferta ungherese. Decido infatti, maledetta quella volta (avrò poi modo di pentirmi cospargendomi il capo … di ghiaia), di cambiare le gomme in circuito optando per un venerdì tranquillo con le continental race attack montate. La mia idea concepita ovviamente in buona fede (in pochi, Johnny Knoxville e soci in testa, pensano di procurarsi dolore deliberatamente) prevedeva di effettuare le libere ad uso e consumo di un refresh di automatismi e sensazioni non più provate dalla precedente edizione della DSW. A questo si aggiunge il cambio moto, che per varie vicissitudini (difetti di “gioventù”, passaggi burocratici e bizze metereologiche) ho avuto modo di usarlo in strada per pochissimi km, motivo in più per non cambiare gomme, una variabile in meno.
Con trepidazione preparo il viaggio caricando l’Alfa a dovere e i numerosi “datti una calmata” di mia moglie sortiscono il loro effetto la sera prima della partenza. Il viaggio in compagnia scorre piacevole e finalmente si arriva in circuito, dove si procede come tutti gli altri piloti alle verifiche. Scattate le 18.00 prendiamo possesso del box, scaricando dentro il finimondo.
Arriva il venerdì e con esso il momento di scendere in pista. Vestito di tutto punto (eh si, casco e tuta nuovi nuovi) mi preparo al mio turno, via le termocoperte… via i cavalletti… accensione… in sella… verifica del numero dal commissario e via che si entra.
Dopo un paio di giri dove constato che nessuno in quest’anno abbia modificato qualcosa (anche se la cunetta in traiettoria della prima curva a sx dopo il traguardo non me la ricordavo) incomincio ad aumentare il ritmo e rischio l’high side alla seconda a sinistra, capisco che la scelta delle gomme stradali non è stata delle migliori ma persevero con l’idea di fare un ripasso (cretino!!!).
Durante il mio secondo turno di libere (cat H se non erro) nell’impostare la leggera curva a dx dopo la discesa vengo infilato e nel guardare chi era (idiota al quadrato!!!) mi rendo conto troppo tardi che ho fatto la mossa ideale per andare a raccogliere ghiaia. Sinceramente non ricordo, credo di avere piegato di più e fuori traiettoria, magari ancora pinzato, tant’è il davanti mi chiude e io e la DB5 lungo la tangente entriamo nella via di fuga. Un ragazzo del mio gruppo che mi era dietro ha visto la moto ed il sottoscritto capottare paralleli per 2 volte prima di atterrare sullo stesso lato della scivolata. Quello che ricordo è un colpo secco (la tuta nuova, adesso fa uomo vissuto), un porco, la mia testa che si pianta nella ghiaia (giustamente anche lo Shoei nuovo va battezzato, porco…) e poi io che mi rialzo. Il primo pensiero va a mia moglie che non mi vedrà passare sul traguardo, spero che non le venga un colpo. Mi concentro e mi sembra di essere tutto ok, cerco la moto e la trovo, distesa… ascolto… è in silenzio, speriamo stia solo dormendo... Mi volto verso le gomme (è meglio che mi tolga da dove sono anche perché il commissario è già corso verso la moto per spostarla) sento un richiamo, istintivamente mi volto e vedo il commissario che ad ampi gesti mi chiama per aiutarlo a spostare la moto. Non sono mai stato uno che tira il culo indietro per cui mi avvio di corsa, sento però subito male alla caviglia, decido che camminare sia la cosa migliore. Mentre raggiungo l’omino guardo il mio stivale destro… aperto… eh??? A quanto pare il Gaerne ha deciso che la plastica esterna che riveste lo stivaletto era meglio che cedesse e così è stato, almeno come scoprirò poi mi sono procurato solo una grossa slogatura e nulla più. Raggiunto il commissario viola in volto a furia di spingere sulla ghiaia lo aiuto, ma subito capisco che la ragione di così tanto sputare sangue è che la moto è in marcia, guardo il semimanubrio sinistro e vedo che la frizione la stà già tirando lui, mi volto e vedo la ruota bloccata, cerco a mano la folle ma non la trovo, guardo l’altro lato e con mio orrore vedo il perno che agisce sullo spingi disco piegato a 90°, ma soprattutto non vedo la frizione!!! (Una volta rientrato al box, un commissario donna mi riporterà in un sacchetto quello che sono riusciti a recuperare: qualche disco guarnito e qualcun altro condotto, una molla piegata, il piattello spingi disco crepato e il tamburo con le colonnette tranciate alla base). A gesti, indicandogliela, mi faccio capire che può tirare la frizione finchè vuole ma la ruota resterà bloccata, in nostro soccorso arriva un altro commissario da una vicina postazione e i due brevemente riescono a spostare Krystal (la mia “nuova” DB5) in zona sicura. Con il momento di relax percepisco il dolore provenire anche dalla mano destra, sfilo il guanto e vedo l’anulare livido. Terminato il turno attraverso la pista e salgo in ambulanza per farmi controllare e con mia grande gioia il dito non è rotto quindi tutto ok. Smonto, scorgo il carro attrezzi che riparte verso il paddock, fischio e mostro il pollice per l’autostop (non ero svestito da poter mostarre le mie belle gambe pelose), corro loro incontro e (suppongo) tra qualche presa per il culo mi caricano. Scoprirò che mia moglie ha ripreso a respirare quando mi ha visto scendere dall’ambulanza e correre verso il camioncino. Arriviamo all’ultima curva e ci fermiamo per caricare un'altra moto, un gsx-r 750 preso molto peggio della mia DB5, tant’è vero che il suo week end terminerà lì.
Arriviamo in pit lane e alla domanda se avevo intenzione di continuare a correre rispondo a caldo di no e così mi tolgono gli adesivi delle due classi.
Mi scaricano al box dove due miei amici (grazie ragazzi) iniziano subito a prendersi cura della moto, smontandola, coinvolgendo mia moglie nel stendere la lista della spesa. Alla mia obiezione la risposta è stata: “noi la sistemiamo poi se tu vuoi correre, corri altrimenti non lo fai”. Credendo di avere l’ultima parola al riguardo mi rilasso e con mia moglie vado al centro medico per la caviglia, anche qui mi rassicurano che è solo una forte botta, un po’ di pomata, una fasciatura, ghiaccio e claudicante ritorno al box.
Intanto la moto in circa 2 ore viene sistemata e rimontata, scotchettata in qualche punto, delle Continental non ne voglio neanche sapere e mi affido alle nuove D211. La moto è pronta e vista la precedente decisione devo tornare alle verifiche, che dopo qualche tastata alla carena supero agevolmente.
Arriva il mio turno, cerco di rilassarmi ed entro per vincere la paura derivante dalla mia prima caduta in moto ad una velocità ben superiore ai 40km/h (la precedente risale a 6 anni prima quando un vecchio mi tagliò la strada in centro cittadino). Nel vincere i miei timori confermo il primo esame sull’integrità di Krystal, notando che i cerchi cerchiano, le sospensioni sospensionano e il telaio telaia. Per permettermi di girare un mio amico mi fa il piacere di concedermi il coperchio del cavo comando gas che poi prontamente devo restituire quando tocca a lui entrare.
Arriva così il sabato e decido di concentrarmi su due soli turni perché tanta voglia di correre non ne ho, infatti non spingo sulle pedane e non mi accuccio dietro il capolino, mi faccio trasportare insomma. Entro per le qualifiche della B e come miglior tempo stacco un 2’ 20” 0. Sono contento perché è di qualche decimo inferiore al best lap durante la gara dello scorso anno e per averlo fatto senza troppa fatica visto che l’idea era quella di entrare e qualificarmi senza strafare. Al momento delle qualifiche per la H soffro il vento che si era alzato nel frattempo, così decido che per Pannonia ho già dato e me ne vado a passeggio, a riprova mi qualifico con 2’24” e rotti.
Alla sera sfoglio l’elenco partenti e noto come pirpa sia esattamente davanti a me in griglia e a sua volta davanti si trova il sig. Pierazzi, qui incomincio a sognare su ipotetici “treni” a mio favore e con questo pensiero mi addormento sereno.
La domenica purtroppo inizia con la sveglia in una fredda giornata che non ne vuole sapere di riscaldarsi, anzi l’aria che soffia manterrà per tutta la giornata la medesima temperatura, 16°C.
Il meteo condiziona il divertimento di tanti, molti infatti vedendo la mal parata decidono di partire anzitempo senza disputare nemmeno una gara. Tocca il mio turno con la “B” mi sento carico e nonostante la gara venga dichiarata bagnata approfitto per scaldare bene le gomme nei due giri di warm up. Alla partenza scatto bene e come l’anno scorso ne supero già un paio alla prima e un altro alla seconda. Credo di essere riuscito ad inquadrare il culo di pirpa prima di andare in crisi. Quando il cielo ha iniziato a lasciar cadere qualche goccia (intendiamoci se si guardava la gara l’ombrello non serviva aprirlo) ho avuto inconsciamente paura e devo aver rallentato. Quelli davanti non li ho più rivisti e quelli dietro hanno incominciato a farsi sotto. Ad un certo punto la moto incomincio a sentirla che si muove da tutte le parti e solo quando mi passa l’austriaco con la smart (l’anno scroso l’avevo rimontato e superato) mi convinco che la moto scivola perché io ho rallentato e l’acqua caduta non centra. Così facendo mi rimetto leggermente in carreggiata e dopo aver pensato di uscire per la paura di volare continuo fino alla fine cercando di non ostacolare quelli che pedalano forte.
Prima di partire per la mia seconda gara (cat. protwins “H”), l’ultima in scaletta, assisto con piacere alla gara della MRC dove merita vedere i ragazzi del multiforum combattere fra loro.
Arriva nuovamente il mio turno e la griglia di partenza è l’emblema della desolazione, su 25 qualificati ci schieriamo in 13 per arrivare in 11.
La situazione meteo è anche cambiata, ora invece che piovigginare solamente dalla parte opposta del circuito pioviggina equamente dappertutto, con buona pace mi rilasso e conscio che quelle 4 gocce non cambiamo l’aderenza (ovviamente per i tempi nei quali giro) entro in pista forse più tranquillo rispetto gara 1. Conscio della mia posizione in griglia (ultimo, vista la mancanza di oltre 50% dei qualificati) e della differenza di tempo sul giro che mi separa dal penultimo (Piero, anche lui DB5 dotato) mi rilasso sapendo che molto difficilmente non sarò ultimo alla fine. Detto questo, in gara riesco perlomeno a divertirmi e a finire la gara senza aver mai provato paura durante la corsa, arrivo infatti ai box contento.
Questa edizione è andata così, un po’ a mezzo servizio, non posso fare altro che prenotare la rivincita per il 2011.


@Dani: prossimamente prometto di allegare un paio di foto [SM=g6794]

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11/09/2010 20:41
 
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Vorrei ringraziarti ufficialmente in nome del club perché sono gli uomini/piloti come te che, nonostante il nostro esiguo numero, fanno si che qualità, passione e voglia di piegare non siano seconde a nessuno !

Grande spidermaan leggendo ho “vissuto” i tuoi momenti di tensione, devo dire che è stato un battezzo abbastanza prorompente !!

Grazie mille per il tuo contributo ( le foto le scorrerò lentamente non vorrei vedere troppe ferite improvvisamente [SM=g7028]).
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I respiri che facciamo nella vita sono irrilevanti ...... Quello che conta sono i momenti che il respiro ce lo tolgono ......!

-Super Sic 58_ 1987-2011-
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tranquillo è stato un battezzo alla dottor Jekyl e Mr Hyde. Il lato sinistro è rimasto intonso, neanche uno sputo ha. Il destro invece... un pochetto più grattuggiato... [SM=g6794]

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12/09/2010 20:50
 
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Carissimo, è un immenso piacere ed un grande onore riuscire finalmente ad avere l'opportunità di leggere il tuo report della trasferta in quel di Pannonia....

Non nego un certo rammarico, ma quest'anno il compito dell'uomo Bimota è toccato a te ed io ne sono estremamente orgoglioso!!!

Complimenti per il risultato e per l'impegno, d'obbligo un bacio a tua moglie ed un abbraccio con l'augurio di esserti a fianco il prossimo anno.

A presto

Ale#127
[SM=g7079] [SM=g6837] [SM=g7028]
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il sig. Pierazzi si è decisamente comportato meglio [SM=g6799]
Sai, senza di te non riesco a dare il meglio [SM=g6794] [SM=g6796] [SM=g6796]

Il buon Miller ha cercato di tirarmi su il morale, ma non ero proprio nella mia migliore condizione [SM=g6794]

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alle prime verifiche, quando era intonsa...


questo lato è ancora perfetto, così come lo vedete [SM=g6799]
Il cappuccio sul muso è il foro per la telecamera. Nei tre giorni non l'ho mai messa su, a testimoniare il fatto che tanta voglia non ne avevo dopo la caduta.


dopo la sistemazione



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ne metto un'altra



l'altra DB5, una versione R tra l'altro



io e lo stoico sig. Pierazzi su DB4



avrebbero dovuto esserci altre 2 DB5 nel mio gruppo, ma hanno tirato pacco [SM=g6797] [SM=g6806]


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